Il XVI secolo le colonie spagnole , Sicilia inclusa, furono protagoniste di una fioritura di nuovi monasteri di clausura in particolare modo femminili. Fu l’effetto collaterale della cosiddetta legge sul maggiorascato secondo cui ai soli primogeniti delle famiglie nobiliari spettavano titolo e beni. I secondogeniti maschili ebbero due sole vie , quella delle armi o della tonaca , per le donne , le nozze o la tonaca e la clausura perpetua tra le mura di monasteri.
Non stupisce quindi come a Catania queste architetture destinate a figli e figlie della nobiltà richiamarono l’attenzione di uno stuolo di architetti , spesso famosi, celebri e raffinati artisti , provetti argentieri e cesellatori che potessero rendere queste triste dimore quanto più confortevoli se non sontuose così’ da rendere viva testimonianza agli occhi del popolo laico sullo status delle nobili che dietro quelle mura monastiche si celavano.
Tra i tanti “capricci” presenti nei monasteri Catanesi, quello che risulta più evidente è costituito dai “loggiati coperti” , artificio architettonico costosissimo per i tempi , che permetteva alle professe catanesi di potere letteralmente passeggiare allo scoperto godendo di una vista esclusiva sulla città, nella più completa riservatezza, al riparo dalla calura estiva e dalle piogge invernali
L’itinerario esplora questa pagina della storia cittadina con la visita di alcuni dei piu affascinanti “loggiati monastici di clausura femminile “realizzati presso alcuni dei monasteri piu titolati nel centro storico della Catania settecentesca.
Dove saremo: Monastero di San Giuliano , Monastero di San Placido , Monastero di Sant’Agata , Monastero di Santa Chiara.
Commenta Guida dell’Associazione Francesco Schillaci / cultore di storia medievale arte sacra e architettura , Presidente di Ass.Cta Sicilia -BCdiS BeniCulturalidiSicilia e Turismo
Info generali
Inizio ore 9,20 termine ore 12,30 circa
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